Perché e quando andare dallo psicologo

“La vita non è come dovrebbe essere. È quello che è. È il modo in cui l’affronti che fa la differenza.” V. Satir

Capita spesso nella vita di ognuno di noi di dover affrontare dei momenti complessi. Momenti in cui ci sentiamo disorientati e  ci mancano le energie per affrontare la vita quotidiana, che spesso non corrisponde ai nostri desideri o alle nostre aspettative. Essa irrompe, accade, va avanti senza chiederci il permesso degli eventi. Certo non possiamo cambiare il suo decorso, ma sicuramente possiamo scegliere l’atteggiamento e lo stato d’animo con cui affrontarla. Sentire il bisogno di parlare della propria sofferenza o disagio con un professionista è una decisione non facile, che si elabora un po’ alla volta. Spesso si attende molto tempo prima di contattare uno psicologo e, lo si fa solo quando ormai il convivere con la propria sofferenza inizia a compromettere in modo significativo i contesti della propria vita ed il conforto dei familiari o degli amici non riesce più ad alleviare il proprio malessere. Ci si sente dire “Ti vuoi rivolgere ad uno psicoterapeuta?  Sei matto!  Basta parlarne con un amico” oppure “Tutto passa…tu sei forte, stai tranquillo!”. Tutte frasi dette in buona fede da familiari, colleghi, partner e amici, ma che non fanno altro che allontanarci dalla presa di coscienza dei nostri disturbi. Si finisce spesso per sottovalutare spie d’allarme per la paura di essere giudicati o non compresi. Sarebbe importante esortare chiunque riconosca di vivere un momento difficile che impedisce la ripresa delle energie a prendersi cura della propria salute psicologica, superando  le barriere mentali costituite da propri ed altrui pregiudizi o vissuti di vergogna, imbarazzo, ostilità e diffidenza.

Ci si rivolge ad uno psicoterapeuta:

  • per ritrovare l’entusiasmo,
  • per crisi temporanee,
  • per ristabilire un equilibrio emotivo,
  • per riappropriarsi delle proprie energie,
  • per sostegno e supporto genitoriale,
  • per difficoltà sociali,
  • problemi alimentari,
  • per ipocondria,
  • per favorire una crescita interiore,
  • per essere compresi e ascoltati,
  • per difficoltà con il partner,
  • per difficoltà a dormire,
  • per difficoltà familiari,
  • per incapacità a frenare reazioni aggressive,
  • per sciogliere i nodi inerenti difficoltà  scolastiche e lavorative,
  • per uscire da situazioni di blocco che non riusciamo a definire,
  • in caso di lutti
  • per liberarsi da stati di ansia, stress, paure, tristezze perenni , che compromettono il nostro quotidiano
  • per uscire gradualmente da dipendenze
  • per accettare o rivelare la propria identità sessuale
  • oppure perché più semplicemente abbiamo bisogno di un confronto per chiarirci le idee e osservare in modo più sereno gli eventi della nostra vita

Chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta non vuol dire ammettere una sconfitta ma avere il coraggio di mettersi in discussione per capire i propri disagi e sentire che stare meglio è un nostro diritto! È una scelta di salute che consente all’individuo di conoscersi meglio e di attivare le proprie risorse per affrontare in modo più adeguato i momenti di tensione, insicurezza e “non felicità”. La psicoterapia è un percorso che si realizza in una serie di incontri con un professionista attento, capace di ascoltare e stimolare la persona che ha di fronte, sostenendolo nel contattare emozioni differenti. Si crea  uno spazio diverso da quelli soliti della vita quotidiana, in cui poter ritrovare se stesso e osservarsi da differenti punti di vista. Uno spazio protetto dover poter accedere alle proprie risorse , ritrovandosi come i migliori esperti di se stessi. Una psicoterapia può restituire al soggetto il senso e il significato del proprio funzionamento, rendendo esplorabili modalità più adattive, in una cornice di sostegno, privacy e autenticità.